martedì 20 gennaio 2015

Ci spostoamo - We're moving!

martedì 20 gennaio 2015
Ebbene è arrivato il momento di annunciarlo...anche se non è completo ma a noi piace fare le cose senza rifletterci troppo su se no che noia sarebbe!
E ieri sera abbiamo fatto un piccolo salto nel buio e ci siamo lanciati su una nuova avventura: abbiamo ora il nostro sito!
E anche se skfoodclub.blogspot.it rimarrà ancora in vita tutte le novità, i post, le ricette, recensioni ed i viaggi saranno su:

Ci piace fare le cose in cui crediamo, ed il food è certamente quello di cui vogliamo occuparci. 
Per cui join us! 
Eat, Love, Share è il motto!



So the moment finally arrived! We're very proud to announce it. And yesterday we took this difficult decision: we're moving. Yes, new website, it's a new adventure and even if this blog will continue to exist the main place where you'll find our recipes, reviews and journey diaries will be:


We're dreamers and we do believe that food is our way, our future so join us!

Eat, Love, Share!




lunedì 19 gennaio 2015

Polenta croccante - corn mush

lunedì 19 gennaio 2015
Ci sono svolte nella vita. Alcune dipendono dalla città in cui sei, le persone che frequenti, il lavoro che svolgi o vorresti svolgere. 
Diciamo che questo è il periodo delle svolte, circondato da insicurezza ma la strada almeno è più chiara. Il cammino sarà lungo ma serve iniziare da qualche parte!
E questa improvvisa saggezza è venuta dopo un week end di alti e bassi dove il morale a terra si è alternato con una più saggia e decisa presa di posizione. Rimbocchiamoci le maniche ed iniziamo questo cammino. 
Ci saranno svolte sul blog e non solo di contenuti, di grafica, non solo ricette ma anche viaggi e recensioni sempre più presenti. Ho deciso che questo 2015 sarà un anno senza confini, senza barriere, senza "forse", in tutti i campi; quando avrò voglia di dire qualcosa via libera: lavoro, sentimenti, amici. Basta trattenersi, che poi ad un certo punto fai BOOM!
Quindi via anche agli esperimenti come questa cena improvvisata sabato sera in cui ero sola a casa. Avevo della polenta fredda da pranzo. Che farci? Di certo non friggerla. Uhm vediamo
Ingredienti
polenta fredda (c.a 100gr)
1 pera
1 noce burro
sale e pepe
parmiggiano (o ancora meglio blue cheese)

Tagliate la polenta a fette spesse circa 1cm. Scaldate la bistecchiera per bene e fate grigliare i vostri crostini. Nel frattempo tagliate una pera a fette sottili e fatele prendere colore in una padella con una noce di burro, aggiungete sale e pepe.
Quando la polenta sarà ben grigliata prendete i crostini, mettetevi sopra una fetta di pera e del grana a scaglie.
Passate qualche minuto sotto il grill del forno per far sciogliere il formaggio.

Possono essere anche un delizioso finger food per i vostri aperitivi.

English Version
Sometimes you just wake up one day and realize that what you really wanna do is not what you're doing now: work, life, love, city...sometimes everything seems like an enemy.
So you just have to stop, think about what really but REALLY makes you happy! In my case this wise decision came after a strange week end where blue feelings left and an unexplained peace came suddenly after so many tears. Maybe it was just the right time to explode and tell everything. So I made a decision: 2015 will be a limitless year: no fears, no limits, no boundaries.
So here we are, this is what I've had for dinner on Saturday evening. Home alone I just relaxed, put some good jazz music on and grilled this corn mush I had from the previous day.
It's easy,tasty, Parmiggiano goes perfectly well with caramelized pears and black pepper.

Ingredients
100gr cold corn mush cut into slices (1inch)
1 ripe pear
1 tbs butter
salt & pepper
parmiggiano cheese (or blue cheese for extra flavour)

Put the slices of corn mush on your grill. In a frying pan melt the butter and put the pear cut into slices. Let it cook for a while until golden brown, add salt and pepper.
Take your slices, put on every one a slice of pear and a thin slice of parmiggiano cheese.
Put under oven grill for about 3' just to let the cheese melt.
Enjoy with a glass of white wine!

domenica 18 gennaio 2015

Guinness cake - first time

domenica 18 gennaio 2015
Domenica.
Mi sveglio dopo una settimana estenuante. Stanchezza mentale ingestibile e mini momento down. Capita a tutti, le cose ti sfuggono di mano e non sai più da dove iniziare: lavoro, casa nuova, situazioni e persone da gestire.
Per fortuna ci sono dei punti fermi e ci sei anche TU che mi fai ragionare su come la vita vada presa con più distacco perchè in fondo e ti cito: "niente è una tragedia". :) e torna il sorriso!
Quindi ti alzi, a Milano dopo una notte di pioggia c'è il sole ed in frigo hai una fantastica torta... 
Che torta è? Uhm ultimamente mi ero buttata sui cake vegani ed avevo abbandonato burro e uova per qualcosa di più sano e digeribile diciamo. 
Poi torna la voglia di fare esperimenti e cerchi qualcosa di nuovo e ti torna in mente un dolce che per un certo periodo si vedeva in tutti i blog, lanciato dalla versione di Nigella che però come al solito esagera in burro ed altro.
Quindi spulci un pò e trovi la ricetta quasi perfetta della Guinness cake, sì fatta proprio con la birra. E con un frosting leggero in cui le dosi lo ho fatte io, metà burro e metà cream cheese, e poco zucchero a velo. Giusto per ricoprirla un pò. Avvertimento, attenzione alla cottura. Io ho controllato solo il centro ed i bordi si sono seccati un pò quindi..

Ingredienti
200ml birra Guinness
115gr burro ammorbidito
115gr farina 00
175gr zucchero canna (io solo 100gr)
50gr cacao amaro
2 uova
1 + 1/2 cucchiaini bicarbonato (non lievito altrimenti non si gonfia, come la mia)

Miscelate farina con bicarbonato e mettete da parte. In un'altra ciotola lavorate il burro con lo zucchero di canna, formando una crema liscia e poi aggiungete le uova una alla volta. 
Versate il cacao, poco alla volta, nella birra e fatelo sciogliere per bene. Unite la farina al composto di uova alternandola alla birra e mescolate fino a che sarà una crema uniforme senza grumi.
Imburrate uno stampo per torte e versate l'impasto. Cuocete a 180°C per 30'.
Per il frosting io ho fatto: 100gr burro ammorbidito, 100gr cream cheese e 2 cucchiai zucchero a velo vanigliato. mescolato e poi semplicemente spalmato sulla torta raffreddata per bene prima.

Sunday. Thanks to Sunday... this week was so stressful that I had a mini mini break down. you can't handle everything: work, a new flat, people and situations. That's too much and at a certain point...it's over. You just need to let it go and take everything more easy. As YOU, my dear always say, and I quote you: "nothing's a tragedy". Ok. So relax. 
It's sunny in Milan, had a nice sleep and in the fridge I have this amazing cake. A cake that was everywhere for a certain period, thanks to Nigella's version of it - but this one is too fatty for me.
So I gave up vegan desserts and I came back to butter, eggs and cream cheese frosting. 
So here it is my adaption to the classic Guinness cake, moist, not too sweet and perfect with a light frosting.
Here it is, makes 12 servings
200ml Guinness beer
115gr softened butter
115gr plain flour
175gr light brown sugar
2 eggs
1 + 1/2 tsp baking soda
50gr Dutch cocoa powder

Preheat oven to 180°C and grease a baking pan. Pour Guinness into a bowl and melt cocoa powder in it, set aside. In a mixing bowl put together flour and baking soda and set aside.
Work with a wooden spoon butter ans brown sugar, then add - one by one - the eggs.
Put the flour mixture into the egg cream, and alternate carefully with beer.
Pour into the baking pan and cook for 30' checking with a toothpick.
For the frosting: 110gr softened butter, 110gr cream cheese and 2Tbsp caster sugar. Combine well and put on top of your cake after letting it cool down for at leat 30' minutes. 
Enjoy!


giovedì 15 gennaio 2015

Food trends 2015

giovedì 15 gennaio 2015
Ci ho messo un pò a far partire questo 2015...sembra già che siano passati mesi da quando sono tornata da Parigi. Ancora foto da sistemare, ricette da provare, post da scrivere il tutto in un corri corri generale. Casa, lavoro, Bologna, TU... a volte vorrei avere più energie e giornate più lunghe.
Ho pensato a questo nuovo anno solo dopo che era iniziato. Niente buoni propositi, niente to do list, solo farsi portare lontano dalle passioni, dall'amore e dalle sensazioni.
E voglio mettere il centro due amori: per il cibo, che voglio far diventare il mio pane quotidiano, nel senso di lavoro, di primo ed ultimo pensieri. E poi quella persona speciale che da poco è con me ma che ha già fatto così tanto e che voglio ci sia come ieri, oggi e più di domani.
Quindi in queste riflessioni ho pensato e parlato anche con persone che mi hanno un pò illuminato la via: Sissi che davanti ad un caffè di Milano mi ha fatto capire che è inutile provare a fare un mestiere per cui non hai passione e chissà dove mi porterà, Antonio conosciuto grazie ad un suo libro in cui riassume tutto quello che avrei voluto scrivere e pensare del cibo e tutti gli straordinari incontri che sto facendo nell'ultimo periodo a Milano, positivi e meno. Perchè tutto serve.
Mi sono fermata a fare anche qualche previsione, per cambiare il blog presto, per farlo crescere di contenuti e varietà: non solo ricette, food diplomacy e tante news che riguarderanno Expo ed il cibo a 360°C.
La prima riflessione è che viviamo in un momento di mode alimentari: il sushi, ora hamburger, cucina svedese... e all'estero è lo stesso. Quindi? Quali saranno i nuovi trend per il 2015? Io ne ho pensati 5, pochi direte, sì ma pensati all'Italia. 

1. SUPPER CLUB  - o svolta nella ristorazione: non si cenerà più, o non solo diciamo, al ristorante. Il social dining sarà sempre più presente e non solo come guerrilla restaurant, ma pensiamo a momenti di condivisione in cui host improvvisati  ci apriranno le loro case e faranno spazio all'ospitalità. Cultura italiana del cibo, ospitalità e curiosità tutto intorno ad un tavolo in mezzo a sconosciuti.
www.newlyswissed.com

2. CUCINA NORDICA - che sia svedese o meno poco importa: salmone, aneto, panna acida e tanto di più ha da offrire una cucina che di freddo non ha proprio niente ma che anzi, a mio parere, avrà ampi margini di crescita in città come Milano. 
Lo stesso potremmo ipotizzare per la cucina baltica, quella lituana per prima, grazie all'adozione dell'Euro potremmo sentir parlare sempre più di Cepelinai ed altre specialità.
www.foodrepubblic.com


3. BRINNER - ovvero l'evoluzione della colazione e del brunch: la colazione alle 20. Pancakes, omelette, bacon serviti alla rovescia. Non alla mattina, non a mezzogiorno ma a tardo pomeriggio sera.
Un'evoluzione della colazione ma anche dell'aperitivo...basta patatine e tartine, via libera ad uova in camicia e pane tostato con marmellate, bagel e pancakes e a ritmi più lenti.
www.bettycrocker.com

4.  BURGER - sì ancora loro ma ad una condizione. Sopravviveranno solo coloro che sapranno rinnovarsi e reinventarsi. Basta solita macinata piemontese, ketchup e patatine. Via libera a cipolle caramellate, blue cheese, chips di manioca, anatra confit e pane rigorosamente home made.
Perchè il 2015 sarà l'anno delle materie prime, ed il burger seguirà questo trend.
www.traveleastlondon.com

5. BEVANDE - basta caffè di qualità pessima. Expo2015 parlerà anche di caffè ed Illy sarà il partner ufficiale. Quindi miscele originali, pensate per i gusti italiani, ma soprattutto una maggior critica: basta capuccini bruciati, caffè tostato male. Se l'Italia è il paese del caffè non vergogniamoci a mandare indietro un caffè fatto male, alla fin dei conti lo paghiamo mediamente 1€ mica ce lo regalano. Ed una speranza personale: che ordinando un "americano" non vi servano un espresso con acqua calda, ma un vero americano con l'infusore o il filtro, alla francese.
www.coffee.wikia.com

sabato 10 gennaio 2015

Yummy french toast

sabato 10 gennaio 2015
Una lezione che ho imparato in brevissimo è che: credi che le cose stiano andando alla grande?
Qualcosa si metterà in mezzo e ti farà cambiare piano. Stanne certa. Questo periodo è incredibile,
appena credi che le cose si siano sistemate, ecco che vanno di nuovo all'aria...
Beh che fare? 
Niente, l'unica è aspettare che la tempesta passi e prenderla con filosofia e lentezza. Saggia eh? Beh non ci sono arrivata da sola, anzi devo ringraziare Te che come al solito mi fai riflettere. Ed è così che ieri sera mi sono ripromessa di fermarmi un attimo, riflettere su cosa ne sarà di me e di tutti i progetti e davanti ad una birra a mezzanotte ho capito che solo prendendo tempo ce la posso fare.
Tempo per me, per Te, per il lavoro, per il blog, per il cibo, per tornare a casa... tempo.
Un lusso in effetti, non tutti ce l'hanno mi rendo conto.
Ma anche tempo per riflettere sulle persone e le scelte sbagliate, sulla fretta di dire "sì" per poi pentirsene, su chi c'è e chi se n'è andato.
E oggi ce la siamo presi così Io&Te, lenti, camminando fino in Duomo, mangiando crepes al cioccolato e impastando la base per far la pizza.
E me la sono presa così Io, passando un'ora in libreria - sezione food - a sfogliare libri, fotografarne copertine, comprarne due e sognare storie di cibo e paesi lontani.
Tornare a casa e cucinare per me, il mio piatto preferito: french toast, che la nonna mi preparava nei giorni speciali a colazione. Uova, pane serviti con cannella.
Questa volta versione salata con squaccherone e speck, per il mio personal brunch.
Per 1 persona, speciale, come voi

2 fette pane toast
1 uovo
qualche goccia di latte
sale & pepe
olio e.v.o

Sbattete un uovo in un piattino fondo, aggiungete un pò di latte e condite con sale e pepe. Io ho usato il pane da toast integrale con semi di lino, ma va benissimo qualsiasi tipo di pane a fette.
Immergete il pane nell'uovo e fatelo dorare in padella con dell'olio d'oliva scaldato. Giratelo e fate dorare anche dall'altro lato. Servite caldo con formaggio, sapeck o altro contorno.


English version 
First lesson on 2015: when you think that things are finally going the right way...something will happen and make your world upside down! Be sure about it.
But this time it's different. After drinking a glass of beer with You I've decided that...no no I won't give up again all my projects. I'll time my time, it's necessary, but I will think about my life, my projects and in the end how lucky I am I can take this time off for me.
So today we took our time: relaxed breakfast, no hurry, a walk in city center and a chocolate yummy crepe!
I took my time in the book shop - food section of course! - bought books, read biographies and took pics of new foods I want to try.
Back home my fav food: salty french toast. Grandma always cooked this on special days, but sweet with honey and cinnamon. 
Today salty with smoked ham.
For 1 special serve
2 bread slices
1 egg, lightly beaten
salt & pepper
a little bit milk
olive oil

In a bowl or baking dish, beat together eggs with salt and pepper and ass milk to make it more liquid. Dip in the bread slices and heat a little bit of olive oil in a frying pan. 
Fry until golden brown on both sides, serve with salad or onions, mayo or ham and cheese for a super special brunch and enjoy it!

giovedì 25 dicembre 2014

Hipster foods - Top 10

giovedì 25 dicembre 2014
In tanti abbiamo sgranato gli occhi guardando questa nuova moda in circolazione: occhiali da vista con montatura vintage, calzini corti e colorati, camicie a scacchi e denim, barbe lunghe...
Io a Milano non mi meraviglio di niente ormai e questa nuova moda mi sembra un mix di tante cose del passato e devo dire che è quella che più mi piace, nonostante non sia mai stata una che seguiva le mode, anzi ero sempre un pò fuori da questo.
Moda e cucina vanno d'accordo? Eh sì, mai come in questo caso in cui c'è una certa ricerca per il vintage, per il bio e il vegan.

Ma non è che sono anche io un pò hipster? Uhm occhiali ne ho, libro sottomano sempre, scarpe stringate, camicia a scacchia, cucino spesso vegan, cerco prodotti artigianali nei mercati... Oh! 

Faccio una rapida ricerca e che ti trovo? La classifica dei cibi che svelano senza lasciarvi dubbio se siete davvero hipster!
Alcune sono divertenti come quella dell'Huffington Post altre un pò fatte così. Beh vi dico io cosa fa di voi un hipster in cucina. Ecco qui.

#1 STREET FOOD

sale e pepe

Gli Hipster, e non solo dai ammettiamolo, adorano lo street food. Fenomeni come Street food festival in giro per il mondo lo dimostrano.

#2 VASETTI DI VETRO
stevethebartender.com.au
I cocktails devono essere serviti in vasetti di vetro, sì quelli da marmellata, di varie misure. E non solo cocktail ma anche i dolci o pasta o qualsiasi cosa si possa mangiare da un vasetto.

#3 VEGANO MA NON VEGANO



Trasformare in vegano ciò che in origine non lo era: cookies vegani, torte, burger, pasta tutto in versione veg.

#4 ARTIGIANALE ED HOME MADE

www.blog.sfgate.com
Tutto deve essere genuino e quindi via a ricercare mercatini, artigianali e non solo di cibo. Conserve ma anche mobili, tutto deve essere fatto a mano e non in scala.

#5 CENTRIFUGHE

www.justataste.com

Fatte da voi e rigorosamente servite in vasetti di vetro. Altro?

#6 BIRRA ARTIGIANALE

www.bpando.org
Artigianale e possibilmente alla spina. Se non optate per un cocktail in vasetto.

#7 COOKIES VEGANI
Ehm qui mi arrendo, secondo l'HP sarei davvero hipster.

#8 BURGER

www.bbcgoodfood.com
Tendenza che si conferma anche nelle nostre città con burger personalizzati, scegli il pane, la carne, cottura, versione vegetariana. Prima erano pizza e sushi. Ora è burger-time!

#9 FOOD PHOTOGRAPHY

Che non è un cibo, lo so, ma è la tendenza estrema della passione per il cibo. Alcuni parlano di #foodporn ed in alcuni ristoranti hanno vietato la possibilità di fare foto ai piatti. Certo è che distrae ed anche io più volte ho fermato tutti dicendo "fermi fermi la foto prima!".

#10 VEGETALI

www.bbcgoodfood.com
Cavolo nero, zucca, broccoli, cavolfiore. Tutto ciò che va oltre la solita triste insalata in busta (orrenda ammettiamolo, hipster o meno) diventa fonte di ispirazione nella cucina hipster.

Questa è solo una carrellata ma torneremo sul tema con tante ricette hipster perchè tutti in fondo lo siamo un pò.










Biscotti cacao e cocco

Ed ecco il 25. 
Questa volta mi ha preso male lo ammetto. Sono insopportabile.
Non vedo l'ora che finisca sto periodo di abbuffate a tutti i costi, di lucine e di torrone.
Due giorni di normalità poi arriverà capodanno e via di nuovo, obbligandosi a fare qualcosa per non dire di essere stati a casa.

Acida? Sì, lo ammetto a capo chino, Natale mi rende una pessima persona. Non sopporto niente.
Non sopporto l'idea che sia tutto chiuso, che faccia freddo, che tu sia lontano e circondato dagli amici abbia meno tempo per le mie lamentele, che non abbia una famiglia numerosa.
Oh ma non sono mica sola. Quanti non sopportano il Natale, ne ho sentiti in questi giorni. Spese, regali, auguri a persone che non senti mai.
E puntuale arriva il messaggio di auguri di qualcuno che ti chiedi: "ma chi sei?", perchè ormai ne hai cancellato il numero.

Ma una cosa positiva c'è: posso cucinare. E se cucino non rompo le scatole.
E ieri ho fatto sti biscotti per il Babbo, che ne avrà già mangiati in tutte le case ma magari passa da me e ne vuole una versione light e vegana!? Non si sa mai...
Quest'anno niente letterina al caro Santa, però qualche riflessione la vorrei fare con lui. Tipo, vorrei chiedergli (tra le altre cose) di:
farmi trovare la strada, perchè so che è nel food ma non so da dove iniziare,
di farmi capire quando è il momento di frenare la lingua per non far danni,
di farmi capire quando è il momento di andarmene da una situazione complicata,
di dire a te che ti voglio bene e quello che provo senza che tu scappi,
di non fidarmi più delle persone non giuste per me,
ma soprattutto di potermi sentire libera di essere come sono e come voglio, non di essere come vorrebbero gli altri!

Quindi caro Santa Klaus, siediti e ora che hai finito le tue consegne mangiamoci sti biscotti insieme e riflettiamo sul futuro!

Per 12 biscotti
1+ 1/4 tazza farina integrale
1/2 tazza olio di semi
1/2 tazza zucchero di canna
cocco qb
1 cucchiaio di cacao amaro in polvere
1 tazza di latte vegetale (io al cocco)
1/2 cucchiaino sale
1 cucchiaino bicarbonato
estratto di vaniglia, qualche goccia


In una ciotola mettete zucchero ed olio e sbattete finchè non diventa ben amalgamato, aggiungete vaniglia. Da parte mescoliamo farina, cocco, sale e lievito.
Aggiungiamo gli ingredienti secchi poco alla volta al composto di olio ed infine aggiungiamo il latte.
Con un cucchiaino formiamo delle palline e premendole con il palmo della mano allarghiamone la forma. 
Mettiamoli sulla taglia del forno a distanza di 1 cm tra di loro e cuociamo a 180°C per circa 12'.
Di solito li consiglio per un regalo fatto da voi, questa volta? Tazza di thè caldo e godeteveli!


- Food Club - © 2014